DE SIMONE, Carlo Enrico
Biel/Bienne (Svizzera), 1930 - Chieti, 1984
Carlo
Enrico De Simone si laurea in
Architettura presso l'Università di
Napoli nel 1961e nello stesso anno
consegue l'abilitazione all'esercizio
della professione.
Collabora come assistente volontario
con i professori Mario Zocca, R.
D'Ambrosio, Roberto Pane ed altri
presso la cattedra di Urbanistica
della facoltà di Architettura
dell'Università degli Studi di
Napoli.
Durante il periodo degli studi compie
numerosi viaggi all'estero, in
particolare nel Nord Europa, per
approfondire le proprie cognizioni e
acquisire esperienza nel campo
dell'edilizia sociale.
Nel 1963 avvia in proprio l'attività
professionale, stabilendo il proprio
studio prima a Pescara e
successivamente a Chieti; affianca
alla propria attività professionale
numerosi lavori di studio e ricerca
presso l'Università degli studi di
Napoli.
Nel 1964 partecipa al primo concorso
Gescal per l'iscrizione all'Albo
nazionale e risulta idoneo per la
sezione Urbanistica e per la sezione
Edilizia.
Sino alla sua scomparsa risulta
titolare della cattedra di
Architettura e arredamento presso
l'Istituto statale d'arte "N. da
Guardiagrele" di Chieti e dirige il
Laboratorio dei disegnatori di
architettura e arredamento.
Svolge un'intensa attività di
progettazione, che spazia
dall'edilizia privata (edifici
condominiali, edifici residenziali,
ville, allestimenti e interni), agli
edifici della pubblica
amministrazione, con particolare
attenzione agli edifici e impianti
sportivi e ricreativi e agli edifici
e impianti industriali, puntualmente
documentata dal suo archivio.
Numerose risultano anche le attività
svolte nel campo dell'urbanistica,
del restauro, del design e della
pubblicistica nell'ambito del
dibattito architettonico. Nutre
inoltre un profondo amore per la
pittura e la sua produzione artistica
risulta considerevole e
originale.
Le sue capacità progettuali,
tecniche, artistiche e grafiche ne
fanno un esempio di architetto
"rinascimentale", la cui preparazione
risulta completa sotto ogni profilo
professionale.
Tra i progetti da lui redatti:
l'Istituto tecnico commerciale di
Gissi, la Piscina del comune di
Cupello (CH), gli impianti sportivi
del comune di Mafalda (CB); numerosi
complessi residenziali, ville e case
di abitazione in territorio di Vasto
e San Salvo (CH); alcuni stabilimenti
industriali tra i quali la Cumi a
Montesilvano (PE), la Protexa a
Chieti Scalo, lo stabilimento per la
costruzione ed il montaggio di
automezzi pesanti, nuovo complesso
Fiat a Termoli (CB); case per
lavoratori-programma d'intervento
sociale della Svoa spa di Vasto. Un
importantissimo lavoro, svolto in
collaborazione con altri due
professionisti, risulta essere il
nuovo ospedale SS. Annunziata di
Chieti e il progetto di completamento
della chiesa della SS. Trinità di
Chieti.
Negli anni 1983-1984, ricopre la
carica di presidente dell'Ordine
degli architetti della provincia di
Chieti fino alla sua morte,
sopraggiunta prematuramente nel
1984.
Bibliografia
R. Giannantonio, La
costruzione del regime. Urbanistica,
architettura e politica nell'Abruzzo
del fascismo, Lanciano,
Carabba, 2006.
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