SPATRISANO, Giuseppe
Palermo, 1899 - Palermo, 1985
Conseguito il diploma di Architettura
nel 1917, al Regio Istituto di belle
arti di Palermo, nel 1922 ottiene il
terzo premio al concorso per
l'imbocco monumentale della
palermitana via Roma. Nel 1923 inizia
a collaborare con la ditta
Ducrot, per la quale, oltre
a ricoprire la carica di dirigente
tecnico e progettista di arredi,
progetta anche le due sedi, di
Palermo (1928) e di Roma
(1929).
Trasferitosi a Roma, completa i suoi
studi laureandosi nel 1930, divenendo
assistente di Enrico Calandra. Al
periodo romano si deve l'acquisizione
del "lapis-carbone", un metodo di
rappresentazione corposo e
chiaroscurato che sta a metà tra i
disegni dell'espressionismo
tedesco e il linguaggio che
sarà proprio della cultura
disciplinare di regime degli anni
Trenta; niente di più lontano dalle
calligrafie raffinate perseguite dai
Basile in poi,
nell'ambiente palermitano. Al suo
rientro a Palermo, Spatrisano disegna
pertanto in "maniera differente"
quando si trova a redigere diversi
progetti tra cui quelli per la Casa
del mutilato a Caltanissetta e quello
di Palermo, e quelli mai realizzati
per gli edifici della Gil e del
Palazzo di giustizia di Palermo e uno
studio per il Palazzo della civiltà
Italiana all'Eur di Roma.
Ripresi i contatti con l'ambiente
intellettuale (Fofò Morelli e Pippo
Rizzo del gruppo
futurista), Spatrisano
condivide le istanze di rinnovamento
urbanistico perseguite in quegli
anni. In gruppo con Edoardo
Caracciolo, Luigi
Piccinato, Luigi
Epifanio e Vittorio
Ziino, partecipa nel 1939 al
concorso per il Piano regolatore
generale di Palermo (primo premio
ex aequo). Nel dopoguerra fa
parte del gruppo di lavoro per la
ricostruzione del centro storico di
Palermo, è incaricato del restauro
del Palazzo Steri, s'impegna
nella costruzione di case popolari
nelle province siciliane, con fondi
stanziati dalla Legge Fanfani, e
nella progettazione di borghi rurali.
Negli anni Cinquanta, aderendo
all'architettura
organica, realizza una serie
di villaggi turistici.
Fondamentale, per la comprensione del
suo linguaggio progettuale, è il
contributo che Spatrisano fornisce
agli studi di architettura,
testimoniato dai suoi scritti e
dall'attività didattica svolta presso
la facoltà di Architettura di
Palermo, dove insegna Caratteri
stilistici e costruttivi dei
monumenti (fino agli anni '70) ed
Elementi di architettura e rilievo
dei monumenti.
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«Panormus», gennaio-dicembre 1924,
IV.
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Palermo, in «Problemi
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Concorso
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