Roma, Cooperativa Gescal, via San Lucio 23, Giuliana Genta e Silvano Panzarasa, 1959-1963
Autori: Giuliana Genta e Silvano Panzarasa
Questo
edificio, che raccoglie certamente
parte delle lezioni imparate durante
l'esercizio della professione e dei
progetti condotti assieme a Libera,
sintetizza alcune delle qualità che
si possono trovare come costanti
nell'architettura di Giuliana
Genta.
Uno di questi è l'uso sincero e
raffinato del materiale. Ad esempio
il mattone è declinato come cortina,
come parapetto e nobile rivestimento
interno; il legno viene usato negli
infissi (scorrevoli); il ferro
sinuosamente viene piegato diventando
corrimano, così da accompagnare la
rampa che conduce ai diversi
piani.
All'interno di questo edificio si
trova l'abitazione che Genta ha
progettato per sé. L'alloggio si
presenta come una lezione di
architettura del progettista, in cui
ogni elemento viene scelto, disegnato
e misurato sulle proporzioni umane,
come gli arredi fissi, che sono parte
integrante dell'architettura, o come
il camino-scultura, fulcro
tradizionale della vita
domestica.
Il progetto è stato seguito da
Giuliana Genta in tutte le sue fasi,
comprese le modifiche avvenute anche
nei tempi più recenti.
Archivio del
progetto
Archivio "Giuliana Genta"
(1949-2005), Archivio centrale dello
Stato: contiene 82 disegni
di piante, prospetti, sezioni e
dettagli.
Bibliografia
Giuliana
Genta: la mia vita da
architetto, a cura di P.
Capolino, E. Tagliacollo e L.
Diodovich, Roma, Prospettive, 2008,
pp. 78-83.