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Questa sezione mette in evidenza il ruolo centrale che riveste la documentazione progettuale, costituita da disegni, foto, plastici, documenti (relazioni, corrispondenza con i committenti, ecc.) per la ricostruzione dell'attività dei progettisti. Tale sezione è correlata alla sezione protagonisti - all'interno della quale ogni scheda biografica è corredata dell'elenco cronologico dei principali progetti - e alla galleria multimediale, che raccoglie le immagini presenti in tutto il portale. continua

 

Restauro e riuso edifici (25 progetti)

  • Lanciano (CH), Progetto restauro della chiesa parrocchiale di S. Maria Maggiore, Filippo Sargiacomo, 1856-1910

    Lanciano (CH), Progetto restauro della chiesa parrocchiale di S. Maria Maggiore, Filippo Sargiacomo, 1856-1910

    Autore: Filippo Sargiacomo. La chiesa di S. Maria Maggiore si trova nel quartiere Civitanova, tra via S. Maria Maggiore e via Garibaldi. La costruzione in forme romaniche dell'edificio risale al 1180. Il prospetto principale originario con il piccolo portico è su Via Garibaldi insieme al campanile a quattro piani suddivisi da cornici ad archetti romanici e aperti da trifore. IL vasto riassetto del 1227 diede alla chiesa l'aspetto dominante dell'architettura borgognona-cistercense.
  • Lanciano (CH), Progetto per il rinforzo della parte posteriore del Teatro messo in relazione col progetto della piazza chiusa, Filippo Sargiacomo, 1868-1871

    Lanciano (CH), Progetto per il rinforzo della parte posteriore del Teatro messo in relazione col progetto della piazza chiusa, Filippo Sargiacomo, 1868-1871

    Autore: Filippo Sargiacomo. Il primo vero progetto di teatro municipale si deve all'ingegner Taddeo Salvini di Orsogna, incaricato dalla deputazione decurionale nel 1834. Il teatro venne costruito sulle preesistenti strutture della chiesa delle Scuole Pie in via dei Frentani. A noi è pervenuta la ricostruzione del disegno del Salvini della facciata del teatro, datata 1835 e realizzata dal Sargiacomo.
  • Spessa di Capriva (GO), Castello, Ruggero Berlam, 1880-1898

    Spessa di Capriva (GO), Castello, Ruggero Berlam, 1880-1898

    Autore: Ruggero Berlam. Nel 1880 il giovane Ruggero Berlam progettò il lato medievale del castello di Spessa per il barone R. Voekl e ne seguì la costruzione (per lo stesso committente suo padre Giovanni Andrea aveva costruito otto anni prima il palazzetto di viale XX settembre a Trieste). L'opera, la cui costruzione complessiva si protrasse nelle sue tre fasi per quasi vent'anni, rappresenta un significativo esempio di medievalismo modernizzato che richiese al suo progettista un notevole impegno e fu apprezzato da Camillo Boito (1836-1914) per la semplicità e la ricercatezza delle forme.
  • San Daniele del Carso (Slovenia), Villa Ferrari, Max Fabiani, 1920-1935

    San Daniele del Carso (Slovenia), Villa Ferrari, Max Fabiani, 1920-1935

    Autore: Max Fabiani. Enrico Ferrari, facoltoso medico e cognato di Max Fabiani, acquistò nel 1920 la porzione principale dell'attuale villa, consistente in un complesso di edifici di origine medievale racchiusi fra la torre quadrangolare di nord-est e quella di sud-est della muraglia, all'interno del borgo di San Daniele del Carso.
  • Gorizia, Collegio, convitto e monastero di Sant'Orsola, Max Fabiani, 1923

    Gorizia, Collegio, convitto e monastero di Sant'Orsola, Max Fabiani, 1923

    Autore: Max Fabiani L'idea di Fabiani di dislocare le Orsoline di Gorizia all'estrema periferia della città è legata senza dubbio alla tradizione dell'Ordine di insediarsi alle periferie degli abitati, per un effettivo bisogno di spazi. L'architetto elaborò un programma edilizio molto impegnativo, prevedendo gli ambienti del monastero, quelli per 250 allieve interne e uno spazio per altre 500 allieve esterne.
  • San Pietro di Gorizia (Slovenia), Rifacimento ex villa Coronini, 1927-1930

    San Pietro di Gorizia (Slovenia), Rifacimento ex villa Coronini, 1927-1930

    Autore: Max Fabiani. La piccola villa seicentesca, già modificata nel Settecento e affiancata da due corpi bassi destinati ad attività economiche, venne gravemente danneggiata durante la Prima guerra mondiale e rimase in rovina per alcuni anni.
  • San Daniele del Carso (Slovenia), Castello, Max Fabiani, 1929-1938

    San Daniele del Carso (Slovenia), Castello, Max Fabiani, 1929-1938

    Autore: Max Fabiani Il Castello di San Daniele del Carso ha subito diversi rimaneggiamenti nel corso del tempo: una torre rotonda e il maschio a base quadrata risalgono al Trecento, la parte centrale e la cisterna superiore al Cinquecento, quando proprietari ne erano i conti Coronini-Kronberg. Agli inizi del Seicento il complesso fu venduto ai Cobenzl-Prosecco, che lo trasformarono in palazzo; nel 1760 passò ai baroni Ritter, poi agli stessi Fabiani, ai Colloredo-Mels, ai Sessler, ai de Moraittini.
  • Fiumicino, Progetti per la tenuta di Torre in Pietra, Michele Busiri Vici, 1930-1967

    Fiumicino, Progetti per la tenuta di Torre in Pietra, Michele Busiri Vici, 1930-1967

    Progetto e direzione lavori: Michele Busiri Vici Consulenza tecnica per il progetto "Centro Arenaro con officina e deposito macchine": Pier Luigi Nervi La tenuta di Torre in Pietra è situata 26 km a nord di Roma, sulla via Aurelia. Quando nel 1926 il senatore Luigi Albertini, insieme al figlio Leonardo e al genero Niccolò Carandini ne acquista i diritti, reinvestendo i proventi della vendita del Corriere della Sera impostagli dal regime fascista, essa appare come un insieme di terreni incolti, riserve boschive e paludi malariche.
  • Trieste, Ampliamento del palazzo municipale, Vittorio Privileggi, 1937-1940

    Trieste, Ampliamento del palazzo municipale, Vittorio Privileggi, 1937-1940

    Autore: Vittorio Privileggi Nel 1937 Vittorio Privileggi progetta l'Ampliamento del Palazzo municipale di Trieste quale continuazione, sulla parte postica, dell'edificio preesistente. L'esigenza di allargare gli spazi del vecchio palazzo è dettata dalla volontà di concentrare in un'unica sede le attività comunali e di eliminare le diverse sedi distaccate.
  • Palermo, Studi e progetti di restauro per Palazzo

    Palermo, Studi e progetti di restauro per Palazzo "Steri", Giuseppe Spatrisano, 1939-1972

    Autore: Giuseppe Spatrisano. L'intervento di Giuseppe Spatrisano, nell'ambito del restauro di Palazzo "Steri", risale al 1939. Lo si deduce dalla data che figura sugli elaborati di rilievo pubblicati nel 1972 dallo stesso architetto in un suo saggio sullo "Steri", dove si accenna a un progetto di sistemazione dell'edificio a pinacoteca.
  • Milano, Restauro dell'Ospedale Maggiore, Cà Granda, Liliana Grassi 1949-1985

    Milano, Restauro dell'Ospedale Maggiore, Cà Granda, Liliana Grassi 1949-1985

    Autore: Liliana Grassi. Collaboratori: Ambrogio Annoni, Piero Portaluppi. Risale al 1456 la posa della prima pietra del Nuovo ospedale grande, voluto da Francesco Sforza e progettato da Antonio Averlino, detto Filarete. Il complesso, che ha rappresentato per secoli un esempio di avanzata struttura ospedaliera, fu gravemente danneggiato dai bombardamenti su Milano del febbraio e agosto 1943: l'anno successivo l'allora Soprintendenza ai Monumenti di Milano e il Genio civile concordano un programma di opere provvisionali urgenti. Nel 1949, con il coinvolgimento di Liliana Grassi, è presentato un progetto di destinazione d'uso a Università degli studi di Milano: due le categorie di intervento, la conservazione e il restauro di alcuni elementi (la facciata tardo settecentesca, uno dei bracci della crociera e un cortile settecentesco) e la progettazione ex novo di spazi e struttura ad uso dell'Università.
  • Carmignano (PO), Villa medicea di Artimino, Ferdinando Poggi, 1945-1946

    Carmignano (PO), Villa medicea di Artimino, Ferdinando Poggi, 1945-1946

    Autore: Ferdinando Poggi. Tra il 1945 e il 1946, per conto della proprietaria Carolina Sommaruga Maraini, Ferdinando Poggi esegue lavori di restauro del tetto, di parte della villa e di una casa colonica della fattoria di Artimino per danni di guerra a seguito di cannoneggiamento, comprensivi del ripristino di alcuni fumaioli e del rifacimento ex novo di altri. Altri restauri furono intrapresi nel 1954, con la sostituzione delle colonne e degli architravi della loggia dei Paradisi.
  • Gela (CL), Fortificazioni greche Capo Soprano, Franco Minissi, 1950

    Gela (CL), Fortificazioni greche Capo Soprano, Franco Minissi, 1950

    Autore: Franco Minissi. Nel 1948 fu rinvenuta una cinta muraria in creta sotto la sabbia, risalente al V-IV sec. a. C. Il muro si presentava diviso in due fasce, la parte inferiore è composta da doppia cortina di blocchi isodomi di pietra arenaria, con tratti d'ammorsamento perpendicolari posti a intervalli regolari e con riempimento di dei vuoti in mattoni crudi, pietrisco e terra argillosa, per un totale di due metri sul fronte orientale e di tre metri a settentrione.
  • Piazza Armerina (EN), Progetto delle opere di protezione dei mosaici della Villa Romana del Casale, Franco Minissi,1958

    Piazza Armerina (EN), Progetto delle opere di protezione dei mosaici della Villa Romana del Casale, Franco Minissi,1958

    Autore: Franco Minissi. Lo stato di conservazione dei mosaici al momento della loro scoperta era pressoché perfetto, mentre della struttura muraria non restava che una serie di ruderi di altezze variabili dal mezzo metro ai due metri, e di numerose colonne del peristilio. La via che sembrò più logica da seguire fin dall'inizio fu quella di riformare gli spazi-ambiente relativi ai vari mosaici, consentire la visita all'interno del complesso, eliminando nel contempo il passaggio del pubblico sui mosaici, isolare i mosaici dalle offese atmosferiche senza togliere l'illuminazione e sovrapporre alle antiche strutture opere e materiali sostanzialmente diversi da essa.
  • Palermo, Auditorium S. Salvatore, Franco Minissi, 1959

    Palermo, Auditorium S. Salvatore, Franco Minissi, 1959

    Autore: Franco Minissi. L'importante monumento dell'architettura barocca siciliana, opera settecentesca dell'architetto Paolo Amato, dopo i restauri statici eseguiti a cura del Genio civile di Palermo nell'immediato dopoguerra, rimase privo del pavimento d'intarsio marmoreo e delle pregevolissime decorazioni parietali in bassorilievi e intarsi di marmi policromi. La Soprintendenza ai monumenti della Sicilia occidentale si mise tempestivamente all'opera per la realizzazione del programma, incaricando l'architetto Franco Minissi della progettazione per l'adattamento ad Auditorium.
  • Brembate di Sopra (BG), Restauro della Villa Sommi Picenardi, Liliana Grassi, 1960

    Brembate di Sopra (BG), Restauro della Villa Sommi Picenardi, Liliana Grassi, 1960

    Autore: Liliana Grassi. Nel 1960 Liliana Grassi è incaricata del progetto di restauro e ampliamento della villa Sommi Picenardi, già Brembati, destinata a casa di riposo per anziani su committenza dell'Onpi, l'Opera nazionale pensionati italiani. L'Elenco degli edifici monumentali della provincia di Bergamo, pubblicato nel 1914 a cura del Ministero della Pubblica istruzione, assegna al XVII secolo il nucleo originario costituito da villa e due avancorpi. I caratteri stilistici della villa in parte confermano la datazione, tuttavia i singoli elementi formali fanno parte del linguaggio neoclassico e ottocentesco.
  • Eraclea di Minoa (AG), Restauro conservativo del Teatro greco, Franco Minissi, 1960-1963

    Eraclea di Minoa (AG), Restauro conservativo del Teatro greco, Franco Minissi, 1960-1963

    Autore: Franco Minissi. Il teatro si può assegnare al IV-III sec. a. C. Venne rimaneggiato poi nel III sec. a. C., abbandonato attorno al II, I sec. a. C. È sistemato nella cavità della collinetta a Nord dell'abitato, il koilon, che si apre a sud verso il mare come nei teatri di Atene e Siracusa. Risulta costruito in conci di marna arenacea per la maggior parte degli ordini dei sedili (che si possono fissare in numero di 10), mentre la parte sottostante è situata nella roccia.
  • Mazara del Vallo (TP), Progetto di restauro e sistemazione della Chiesa di S. Nicolò Reale, Franco Minissi, 1960

    Mazara del Vallo (TP), Progetto di restauro e sistemazione della Chiesa di S. Nicolò Reale, Franco Minissi, 1960

    Autore: Franco Minissi. La chiesetta di S. Nicolò Reale in Mazara del Vallo è uno dei monumenti più interessanti del periodo normanno in Sicilia. Nel corso del tempo il suo impianto ha subito numerose manomissioni e trasformazioni. Il problema del restauro di un monumento di cui non restava altro che la muratura perimetrale e qualche traccia planimetrica di quella che doveva essere la conformazione dello spazio interno, si è presentato particolarmente arduo, data la mancanza di elementi esistenti che avrebbero potuto suggerire con certezza le forme su cui basare una sua eventuale ricostruzione o completamento.
  • Trieste, Monumento della Risiera di San Sabba, Romano Boico, 1966-1975

    Trieste, Monumento della Risiera di San Sabba, Romano Boico, 1966-1975

    Autore: Romano Boico Nel 1967, il Comune di Trieste bandì un concorso internazionale per la trasformazione dell'ex Risiera di San Sabba in Museo della resistenza. La Risiera, edificio adibito alla pilatura del riso, dotato di magazzini e di un essiccatoio con ciminiera, era stato precedentemente riadattato, con poche modifiche, in un lager dai Nazisti.
  • Palermo, Il restauro di Palazzo

    Palermo, Il restauro di Palazzo "Steri", Soprintendenza ai monumenti della Sicilia occidentale, 1967-1973

    Autore: Soprintendenza ai monumenti della Sicilia occidentale. Nel 1967 Palazzo "Steri" versa in pessime condizioni, a causa di ritardi burocratici che ne avevano ostacolato il restauro. L'allora Soprintendenza ai monumenti della Sicilia occidentale decide di intervenire direttamente, rendendosi protagonista di una vicenda progettuale e attuativa che si protrarrà fino al 1972. Alla fine del 1968 il progetto della Soprintendenza viene vagliato dal Consiglio superiore dell'antichità e belle arti, il quale ne subordinerà l'approvazione a tre precise condizioni: che non venga smontato il soffitto ligneo dipinto ma che sia restaurato in situ; che non si apportino modifiche al paramento murario esterno; che non si aprano nuove finestre nella zona basamentale.
  • Vasto (CH), Progetto di ampliamento e restauro di un locale commerciale in via Rossetti, Luciano Tosone, 1967-1968

    Vasto (CH), Progetto di ampliamento e restauro di un locale commerciale in via Rossetti, Luciano Tosone, 1967-1968

    Autore: Luciano Tosone. L'intervento, teso a conferire «maggior rilievo estetico e commerciale» ai due locali che ospitano il negozio di abbigliamento, prevede il rivestimento esterno in mattoni a vista e una zoccolatura con elementi modanati di granito rosso. Due aperture destinate a vetrine affiancano l'apertura centrale destinata a piccolo portico con ingresso al negozio, cui si accede tramite una scala di 4 o 5 gradini, con alzate e pedate di granito e sagomature richiamanti lo stile generale della costruzione. Le cornici delle vetrine e delle porte d'ingresso sono in ferro lavorato dipinto in bianco e formato da lamiera traforata riproducente motivi che richiamano l'idea del merletto.
  • Palermo, Progetto di restauro del Palazzo Chiaramonte o

    Palermo, Progetto di restauro del Palazzo Chiaramonte o "Steri", Roberto Calandra, 1972-1998

    Autori: Roberto Calandra, Camillo Filangeri, Nino Vicari (con la consulenza di Carlo Scarpa). Sul finire del 1972, l'Università degli studi di Palermo affidava ad alcuni docenti dell'ateneo quali R. Calandra, C. Filangeri, N. Vicari, l'incarico di proseguire i lavori di recupero del Palazzo Chiaramonte, detto "lo Steri". Fino a quel momento, era stata la Soprintendenza ai monumenti della Sicilia occidentale a occuparsi del cantiere di recupero del palazzo, per adibirlo a sede del rettorato e museo dell'ateneo.
  • Roma, Palazzo delle Esposizioni: progetto di ristrutturazione, Costantino Dardi, 1978-1990

    Roma, Palazzo delle Esposizioni: progetto di ristrutturazione, Costantino Dardi, 1978-1990

    Autore: Costantino Dardi. Collaboratori: Franco Bagli, Masanobu Hasegawa e Ugo Novelli. Il palazzo, definito la "casa dei mulini di luce" si propone alla città di Roma come uno spazio aperto alle diverse esperienze della ricerca artistica. Dardi, mettendo in pratica una serie di riflessioni e idee sull'organizzazione dello spazio museale elaborate in occasione di allestimenti precedenti, ne opera un restauro critico.
  • Trieste, Trasformazione in centro congressi della Stazione marittima, Giovanni Paolo Bartoli, 1984-1992

    Trieste, Trasformazione in centro congressi della Stazione marittima, Giovanni Paolo Bartoli, 1984-1992

    Autore: Giovanni Paolo Bartoli. La Stazione marittima, situata sulle Rive, a pochi passi dalla piazza dell'Unità d'Italia ed equidistante dalle aree portuali merci del Porto vecchio (1867-1883) e del Porto nuovo (1891), è stata realizzata sul sedime di preesistenti magazzini, su progetto degli architetti Giacomo Zammattìo e Umberto Nordio, e ultimata, anche negli arredi, dall'architetto Nordio nel 1930. Un primo progetto non realizzato (G. Bartoli, E. Cervi, D. Dellamartina, R. Sisto), quale proposta per il porto di Trieste, era stato commissionato sin dal 1979 dall'allora Azienda di soggiorno e turismo.
  • Bari, Risanamento e ristrutturazione del palazzo sede della Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell'Università degli Studi di Bari, 1988-1995

    Bari, Risanamento e ristrutturazione del palazzo sede della Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell'Università degli Studi di Bari, 1988-1995

    Autore: Arturo Cucciolla. Il progetto dell'architetto Arturo Cucciolla e dell'ingegnere Domenico Santangelo, affronta il restauro/riuso di un edificio industriale realizzato nel 1928 dall'ingegnere Cesare Corradini come sede della Fiat s.p.a., poi sede della ditta Pirelli. Dietro grandi vetrate venivano esposte, ai vari livelli, le auto, trasferite in loco con grandi montacarichi; la struttura in cemento armato era dimensionata fino 2000 Kg./mq.. Tutto l'insieme era, ed è, di grande interesse sia come testimonianza tipologica che come tecnica costruttiva.