Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

 
Servizio Archivistico Nazionale
 

Archivi degli Architetti

 
Cerca nel Portale
 

Questa sezione mette in evidenza il ruolo centrale che riveste la documentazione progettuale, costituita da disegni, foto, plastici, documenti (relazioni, corrispondenza con i committenti, ecc.) per la ricostruzione dell'attività dei progettisti. Tale sezione è correlata alla sezione protagonisti - all'interno della quale ogni scheda biografica è corredata dell'elenco cronologico dei principali progetti - e alla galleria multimediale, che raccoglie le immagini presenti in tutto il portale. continua

 

Restauro e riuso edifici (25 progetti)

  • Palermo, Studi e progetti di restauro per Palazzo

    Palermo, Studi e progetti di restauro per Palazzo "Steri", Giuseppe Spatrisano, 1939-1972

    Autore: Giuseppe Spatrisano. L'intervento di Giuseppe Spatrisano, nell'ambito del restauro di Palazzo "Steri", risale al 1939. Lo si deduce dalla data che figura sugli elaborati di rilievo pubblicati nel 1972 dallo stesso architetto in un suo saggio sullo "Steri", dove si accenna a un progetto di sistemazione dell'edificio a pinacoteca.
  • Gela (CL), Fortificazioni greche Capo Soprano, Franco Minissi, 1950

    Gela (CL), Fortificazioni greche Capo Soprano, Franco Minissi, 1950

    Autore: Franco Minissi. Nel 1948 fu rinvenuta una cinta muraria in creta sotto la sabbia, risalente al V-IV sec. a. C. Il muro si presentava diviso in due fasce, la parte inferiore è composta da doppia cortina di blocchi isodomi di pietra arenaria, con tratti d'ammorsamento perpendicolari posti a intervalli regolari e con riempimento di dei vuoti in mattoni crudi, pietrisco e terra argillosa, per un totale di due metri sul fronte orientale e di tre metri a settentrione.
  • Piazza Armerina (EN), Progetto delle opere di protezione dei mosaici della Villa Romana del Casale, Franco Minissi,1958

    Piazza Armerina (EN), Progetto delle opere di protezione dei mosaici della Villa Romana del Casale, Franco Minissi,1958

    Autore: Franco Minissi. Lo stato di conservazione dei mosaici al momento della loro scoperta era pressoché perfetto, mentre della struttura muraria non restava che una serie di ruderi di altezze variabili dal mezzo metro ai due metri, e di numerose colonne del peristilio. La via che sembrò più logica da seguire fin dall'inizio fu quella di riformare gli spazi-ambiente relativi ai vari mosaici, consentire la visita all'interno del complesso, eliminando nel contempo il passaggio del pubblico sui mosaici, isolare i mosaici dalle offese atmosferiche senza togliere l'illuminazione e sovrapporre alle antiche strutture opere e materiali sostanzialmente diversi da essa.
  • Palermo, Auditorium S. Salvatore, Franco Minissi, 1959

    Palermo, Auditorium S. Salvatore, Franco Minissi, 1959

    Autore: Franco Minissi. L'importante monumento dell'architettura barocca siciliana, opera settecentesca dell'architetto Paolo Amato, dopo i restauri statici eseguiti a cura del Genio civile di Palermo nell'immediato dopoguerra, rimase privo del pavimento d'intarsio marmoreo e delle pregevolissime decorazioni parietali in bassorilievi e intarsi di marmi policromi. La Soprintendenza ai monumenti della Sicilia occidentale si mise tempestivamente all'opera per la realizzazione del programma, incaricando l'architetto Franco Minissi della progettazione per l'adattamento ad Auditorium.
  • Eraclea di Minoa (AG), Restauro conservativo del Teatro greco, Franco Minissi, 1960-1963

    Eraclea di Minoa (AG), Restauro conservativo del Teatro greco, Franco Minissi, 1960-1963

    Autore: Franco Minissi. Il teatro si può assegnare al IV-III sec. a. C. Venne rimaneggiato poi nel III sec. a. C., abbandonato attorno al II, I sec. a. C. È sistemato nella cavità della collinetta a Nord dell'abitato, il koilon, che si apre a sud verso il mare come nei teatri di Atene e Siracusa. Risulta costruito in conci di marna arenacea per la maggior parte degli ordini dei sedili (che si possono fissare in numero di 10), mentre la parte sottostante è situata nella roccia.
  • Mazara del Vallo (TP), Progetto di restauro e sistemazione della Chiesa di S. Nicolò Reale, Franco Minissi, 1960

    Mazara del Vallo (TP), Progetto di restauro e sistemazione della Chiesa di S. Nicolò Reale, Franco Minissi, 1960

    Autore: Franco Minissi. La chiesetta di S. Nicolò Reale in Mazara del Vallo è uno dei monumenti più interessanti del periodo normanno in Sicilia. Nel corso del tempo il suo impianto ha subito numerose manomissioni e trasformazioni. Il problema del restauro di un monumento di cui non restava altro che la muratura perimetrale e qualche traccia planimetrica di quella che doveva essere la conformazione dello spazio interno, si è presentato particolarmente arduo, data la mancanza di elementi esistenti che avrebbero potuto suggerire con certezza le forme su cui basare una sua eventuale ricostruzione o completamento.
  • Palermo, Il restauro di Palazzo

    Palermo, Il restauro di Palazzo "Steri", Soprintendenza ai monumenti della Sicilia occidentale, 1967-1973

    Autore: Soprintendenza ai monumenti della Sicilia occidentale. Nel 1967 Palazzo "Steri" versa in pessime condizioni, a causa di ritardi burocratici che ne avevano ostacolato il restauro. L'allora Soprintendenza ai monumenti della Sicilia occidentale decide di intervenire direttamente, rendendosi protagonista di una vicenda progettuale e attuativa che si protrarrà fino al 1972. Alla fine del 1968 il progetto della Soprintendenza viene vagliato dal Consiglio superiore dell'antichità e belle arti, il quale ne subordinerà l'approvazione a tre precise condizioni: che non venga smontato il soffitto ligneo dipinto ma che sia restaurato in situ; che non si apportino modifiche al paramento murario esterno; che non si aprano nuove finestre nella zona basamentale.
  • Palermo, Progetto di restauro del Palazzo Chiaramonte o

    Palermo, Progetto di restauro del Palazzo Chiaramonte o "Steri", Roberto Calandra, 1972-1998

    Autori: Roberto Calandra, Camillo Filangeri, Nino Vicari (con la consulenza di Carlo Scarpa). Sul finire del 1972, l'Università degli studi di Palermo affidava ad alcuni docenti dell'ateneo quali R. Calandra, C. Filangeri, N. Vicari, l'incarico di proseguire i lavori di recupero del Palazzo Chiaramonte, detto "lo Steri". Fino a quel momento, era stata la Soprintendenza ai monumenti della Sicilia occidentale a occuparsi del cantiere di recupero del palazzo, per adibirlo a sede del rettorato e museo dell'ateneo.