MINOLETTI, Giulio
Milano, 19 aprile 1910 - Milano, 14 gennaio 1981
Giulio Minoletti nasce il 19 aprile
1910 a Milano, dove consegue la
laurea in Architettura nel
1931.
Ancora studente partecipa, con il
Progetto di una villa in collina,
alla IV Triennale di Monza (1930) e,
insieme ad Alberto Cingria, guadagna
il primo premio ex aequo con
Ferdinando Reggiori al concorso per
il Progetto di un giardino pubblico
all'italiana (1931). Si avvia alla
professione di architetto, designer e
urbanista prendendo parte alle
principali vicende del razionalismo
italiano: il Concorso per la stazione
di Firenze e, con Filippo Beltrami,
quello per il Palazzo delle Poste di
viale Mazzini a Roma, entrambi del
1933; le Triennali del 1933 e del
1936 dedicate all'abitazione moderna;
il Progetto "Milano verde" del 1938
(con Franco Albini, Ignazio
Gardella, Giancarlo Palanti,
Giuseppe Pagano, Giangiacomo
Predaval, Giovanni Romano); il
Concorso per il Palazzo dell'acqua e
della luce all'E42 di Roma (1939, con
Franco Albini, Ignazio Gardella,
Giancarlo Palanti, Giovanni Romano,
Lucio Fontana).
Nel 1934 si aggiudica il Concorso per
il Piano regolatore di Busto Arsizio
(con Michele Castiglioni, Silvio
Gambini, Paolo Mezzanotte) e, nello
stesso anno, giunge secondo al
Concorso per il Piano regolatore di
Gallarate (con Silvio Gambini, Renzo
Gnocchi, Paolo Mezzanotte). La Casa
in piazza Istria a Milano (1936), la
Colonia climatica a Formia (1937) e
la Casetta di fine settimana per uno
scapolo a Varenna (1942) sono
annoverate tra gli episodi
architettonici più interessanti della
scena architettonica italiana di
quegli anni.
Numerosi sono gli allestimenti
fieristici che Minoletti realizza per
aziende come Montecatini e Breda tra
gli anni Trenta e gli anni
Sessanta.
Nel secondo dopoguerra partecipa
attivamente al dibattito
architettonico, inaugurando una
feconda stagione di attività
pubblicistica sulla stampa a grande
tiratura; inoltre è membro del MSA
(Movimento di studi per
l'architettura), del quale è anche
presidente dal 1953 al 1955, e
dell'INU (Istituto nazionale di
urbanistica) dall'anno della sua
fondazione, nel 1930.
Per Milano, la sua città natale,
firma insieme a Giuseppe
Chiodi, con il quale si associa
nel dopoguerra, alcuni capi d'opera
come la Casa del Cedro in via
Fatebenefratelli (1953, 1958), la
mensa Pirelli alla Bicocca (1957), la
Casa a ville sovrapposte ai Giardini
d'Arcadia (1959) e il Palazzo di
Fuoco in piazza Loreto (1962).
Con Sergio Bonamico, Renzo Del
Debbio, Eugenio Gentili Tedeschi,
Franco e Guido Gigli, Dante
Iannicelli e Mario Tevarotto realizza
la Stazione milanese di Porta
Garibaldi (1965).
Sin dai tempi dell'esilio in
Svizzera, negli ultimi anni della
guerra, mostra uno spiccato interesse
verso i temi dell'industrializzazione
edilizia: il Blocco-bagno della
Better Living (1949) e la Capanna
Minolina della Holiday (1962) sono i
suoi esperimenti più riusciti in
questo ambito di ricerca.
L'architetto lavora all'allestimento
dei saloni e delle cabine di alcuni
navi transatlantiche, tra cui
l'Andrea Doria (1952), ed è autore
degli interni del quadrimotore BZ308
(1948) e dell'elettrotreno Settebello
(1953), entrambi realizzati dalla
Breda.
Giulio Minoletti muore a Milano il 14
gennaio 1981.
Bibliografia
Minoletti
in Architetti italiani, con
prefazione di G. Ponti, Milano,
Edizioni Milano Moderna,
1959.
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