MORETTI, Luigi
Roma, 1906 - Capraia, 1973
Luigi
Moretti si laurea nel 1930 con un
progetto per un collegio di alta
educazione classica in località Villa
dei Papi, presso Grottaferrata. Tra
il 1931 e il 1934 svolge l'attività
di assistente alla cattedra di
Vincenzo Fasolo di Storia e stili
dell'architettura e alla cattedra di
Gustavo Giovannoni di Restauro dei
monumenti, successivamente collabora
con l'archeologo Corrado Ricci
nell'ambito della Borsa triennale di
Studi romani. Appartengono a questo
periodo gli studi per la sistemazione
dell'area dei Mercati Traianei.
Entrato in contatto con Renato Ricci,
presidente dell'Opera nazionale
Balilla, ottiene, nel 1933,
l'incarico di dirigere l'ufficio
tecnico. Per l'ente progetta la Casa
della gioventù a Piacenza, quella di
Trastevere a Roma, quella di Trecate,
la Casa femminile di Piacenza e, nel
1937, la Casa della gioventù a Urbino
e a Tivoli.
Nel 1936 viene incaricato di redigere
il Piano regolatore del Foro
Mussolini, precedentemente affidato
all'architetto Enrico Del Debbio.
Nella stessa area realizza, la Casa
Balilla sperimentale, poi Accademia
di scherma, la Palestra del Duce e la
Cella commemorativa. Nel 1934
partecipa al concorso nazionale per
il Palazzo del Littorio e per la
Mostra della rivoluzione fascista ed
è prescelto per la gara di II grado,
ottenendo una menzione speciale. La
capacità di coniugare nelle sue opere
tradizione e modernità sollecitano
espliciti riconoscimenti.
Nell'intervista concessa a ventinove
anni a Luigi Diemoz, pubblicata su
«Quadrivio» (dicembre 1936), anticipa
alcuni concetti relativi
all'architettura che svilupperà nel
corso della sua attività. A Roma
intanto è stato avviato il grande
progetto relativo alla Esposizione
universale prevista per il 1942:
Moretti nel 1938 vince, ex
aequo con Muratori, Fariello e
Quaroni, il concorso per la piazza
Imperiale e nell'ambito del progetto
finale, si occupa in particolare del
Gran Teatro, la cui realizzazione
viene interrotta a causa dell'entrata
in guerra dell'Italia.
Dall'inizio della guerra Moretti
sospende la sua attività e le notizie
per questo periodo sono alquanto
lacunose e frammentarie. Nel 1945
conosce il conte Adolfo Fossataro.
Insieme fondano la società Cofimprese
e realizzano a Milano tre case
albergo, che diverranno un classico
di questa nuova tipologia edilizia,
un complesso edilizio per uffici e
abitazioni in corso Italia e a Roma,
tra il 1947 e il 1951, un edificio
residenziale per la cooperativa
Astrea e la palazzina del Girasole.
Dopo queste prime realizzazioni la
Cofimprese si scioglie. Da questo
momento Moretti riprende una fervida
attività non solo nel campo
dell'architettura ma anche come
studioso e critico d'arte: nel 1950
fonda la rivista «Spazio» e nel 1954
a Roma, con Michel Tapié, dà vita
alla galleria omonima.
L'attività degli anni seguenti è
ricca e diversificata: riceve
incarichi da parte di privati,
amministrazioni pubbliche ed enti di
rilevanza nazionale. Redige i
progetti per il Nuovo piano di
coordinamento dei parchi urbani e
rappresenta il Ministero dei lavori
pubblici nel comitato di elaborazione
del Piano intercomunale di
Roma.
Nel
1958 progetta, anche in
collaborazione, importanti quartieri
residenziali: il Villaggio Olimpico,
che ottiene il premio
IN/ARCH 1961 per la migliore
realizzazione nel Lazio, il quartiere
Cep di Livorno e il quartiere Incis
di Decima.
Riceve, in questi anni, significativi
riconoscimenti: nel 1957 il premio
nazionale di architettura
Giovanni Gronchi, istituito
dall'Accademia nazionale di San Luca,
nel 1964 la medaglia d'oro di
benemerenza della scuola, della
cultura e dell'arte dal Capo dello
Stato, riceve il premio conferito
dall'Istituto di architettura di
Saint Louis ed è nominato membro
onorario dell'American Institut of
Architects, è eletto accademico
dell'Accademia nazionale di San
Luca.
Dal 1957 è consulente esterno della
Società generale immobiliare per
conto della quale, nel 1960, inizia a
lavorare al progetto per la Stock
Exchange Tower di Montreal e per il
complesso residenziale Watergate di
Washington. Le due opere
contribuiscono ad affermare la fama
dell'architetto nel panorama
internazionale.
Nel 1957 fonda l'Irmou (Istituto di
ricerca matematica e operativa per
l'urbanistica) con l'intento di
portare avanti le sue teorie sulla
"architettura parametrica", volte
all'applicazione di teorie
matematiche nella progettazione. Come
presidente dell'Istituto, sarà
chiamato a far parte di numerose
commissioni e interverrà a congressi
e dibattiti su temi
urbanistici.
Tra le opere progettate nel corso
degli anni Sessanta sono da segnalare
a Roma la palazzina San Maurizio a
Monte Mario, i due edifici gemelli
all'Eur, sedi della ESSO e della
Società generale immobiliare, per i
quali vince il premio regionale
IN/ARCH 1966, la nuova
sistemazione delle Terme di Bonifacio
VIII a Fiuggi, il progetto per il
tronco Termini-Risorgimento per la
nuova metropolitana di Roma, il ponte
"Pietro Nenni", con l'ingegnere
Silvano Zorzi, e il parcheggio
sotterraneo a Villa Borghese.
Nel 1968 viene approvato dalla S.
Sede il progetto per il santuario sul
lago di Tiberiade, a Tagba in Terra
Santa ma i lavori non iniziano a
causa degli eventi bellici scoppiati
nella zona tra israeliani e
palestinesi.
Estende intanto la propria attività
professionale verso altri Paesi: il
Kuwait e l'Algeria, dove avvia una
serie di progetti che saranno portati
a termine dai suoi collaboratori di
studio, gli architetti Giovanni
Quadarella e Lucio Causa e
l'ingegnere Pierluigi Borlenghi.
Luigi Moretti, nonostante gli
importanti impegni nel campo della
progettazione, non abbandona gli
altri suoi numerosi interessi.
Partecipa al convegno internazionale
di studi michelangioleschi (1964) con
il saggio Le strutture ideali
dell'architettura di Michelangelo e
dei barocchi, e produce un film
sulla vita di Michelangelo che riceve
il premio Film d'Arte alla Biennale
di Venezia, nel 1967 svolge una
conferenza all'Accademia nazionale di
San Luca su Le serie di strutture
generalizzate di
Borromini.
Nel 1967 riceve il Prix
d'Excellence Design Canada e nel
1968 il premio Antonio
Feltrinelli dell'Accademia
nazionale dei Lincei. Nel 1968
l'editore De Luca pubblica 50
immagini di architetture di Luigi
Moretti, con la prefazione di
Giuseppe Ungaretti.
Bibliografia
C. Rostagni, Luigi
Moretti 1907-1973, Milano,
Electa, 2008.
Luigi
Moretti. Razionalismo e
trasgressività tra barocco e
informale, a cura di B.
Reichlin e L. Tedeschi, Milano,
Electa, 2010 .
Luigi
Moretti. Architetto del
Novecento, a cura di C.
Bozzoni, D. Fonti e A. Muntoni, Roma,
Gangemi, 2011.
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