BERLAM, Arduino
Trieste, 1880 - Tricesimo (UD), 1946
Arduino Berlam si diploma al
Politecnico di Milano nel 1904 e
frequenta poi l'Accademia di Brera.
Come il padre Ruggero,
rimane influenzato dalla lezione di
Camillo Boito ma se ne allontana per
un diverso uso della decorazione
adottata nei suoi edifici.
Nei primi anni di attività
progettuale egli affianca il padre
nel lavoro; insieme ricevono
l'incarico della costruzione del Tempio
israelitico di Trieste
(1906-1912), che li impegna nella
difficile ricerca di una nuova e
riconoscibile espressività per la
sinagoga.
Nel palazzo della Ras (1911-1914) la
presenza di Ruggero determina la
ripresa del filone cinquecentista,
sulla scia del Palazzo Vianello ma
con maggiore monumentalità, un filone
che Arduino perseguirà anche da solo
per la sistemazione della sede della
Banca d'Italia (1921-1931).
Arduino si afferma come progettista
autonomo solo dopo la guerra,
inizialmente grazie alla
realizzazione del Faro
della Vittoria
(1919-1927), opera di cui si fece
convinto promotore e sostenitore e in
cui celebra le aspirazioni
irredentistiche proprie e del padre;
quest'ultimo aveva fra l'altro
predisposto un lascito per
l'edificazione di un monumento
dedicato all'Italia
liberatrice.
Si interessa inoltre di arredamento
navale; in tal modo si impone
all'attenzione della compagnia
Cosulich Line, che gli affida il
progetto e la direzione esecutiva
delle seconde e terze classi delle
motonavi Saturnia e
Vulcania (1925-1928).
Negli stessi anni è impegnato nella
costruzione del Palazzo Aedes
(1925-1928), uno tra gli interventi
più visibili sulle rive di Trieste e
il primo in cui si dimostra un deciso
affrancamento dagli stili
storici.
Bibliografia
M. Pozzetto, Giovanni
Andrea, Ruggero Arduino Berlam. Un
secolo di architettura,
Trieste, Editoriale Lloyd-MGS Press,
1999.
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