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SAMONÀ, Giuseppe

 
 Giuseppe Samonà

Giuseppe Samonà

 
 

Palermo, 1898 - Roma, 1983

Giuseppe Samonà è una delle figure più complesse dell'architettura italiana del Novecento. La sua importanza è da ricondurre al Regio istituto superiore di Architettura di Venezia (poi Iuav) che viene chiamato a dirigere nel 1943. Il rinnovamento dell'insegnamento dell'architettura promosso da Samonà comporta lo svecchiamento dell'accademia e l'arrivo di professionisti e giovani docenti come Ignazio Gardella, Franco Albini, Luigi Piccinato, Ludovico Barbiano di Belgiojoso, Giovanni Astengo, Giancarlo De Carlo, Luigi Muratori, Bruno Zevi. Personalità spesso in contrasto ma capaci di creare un humus culturale unico, conosciuto come la Scuola di Venezia. Accanto a questi protagonisti, si affermano nuovi attori dell'architettura e della critica: Aldo Rossi, Francesco Tentori, Valeriano Pastor, Gianugo Polesello, Costantino Dardi, Luciano Semerani, Manfredo Tafuri. Per Samonà (laureato a Palermo in Ingegneria nel 1922), la definizione del linguaggio architettonico alla scala urbana è il nodo centrale della ricerca e la partecipazione ai concorsi è occasione continua per testare nuove idee: dal concorso per la ricostruzione post-terremoto dell'imponente Palazzata sul fronte mare di Messina (1930) – che realizza in parte tra il 1953 e il 1958 – a quelli per i Palazzi postali, la Casa littoria e l'Auditorium di Roma (1933-1935); ed ancora ai concorsi per uffici, biblioteche, ospedali, università, aree direzionali del dopoguerra. Nella ricerca e progettazione a grande scala, Samonà guida i giovani allievi dello Iuav, come nel quartiere sperimentale Ina-casa San Giuliano a Mestre (con A. Piccinato), nel polemico progetto di concorso Novissime (1964), che prevede la demolizione del ponte translagunare tra Venezia e Mestre, nel piano per la ricostruzione del Vajont. Dall'incontro a Venezia con Egle Renata Trincanato nasce un lungo sodalizio accademico e professionale e la realizzazione dell'edificio Ina-casa di Treviso (1949-1953) e dei nuovi uffici dell'Inail a Venezia (1951-1956). Con il figlio Alberto Samonà, con cui divide lo studio professionale a Roma, partecipa al concorso per la nuova sede degli uffici della Camera dei deputati a Roma (1967), realizza il Palazzo dell'Enel di Palermo (1959-1961), la sede della Banca d'Italia a Padova e il Teatro popolare di Sciacca (AG) (1974), rimasto incompiuto.

 

Bibliografia
Giuseppe e Alberto Samonà 1923-1993. Inventario analitico dei fondi documentari conservati presso l'Archivio Progetti
, a cura di G. Cortese, T. Corvino, I. Kim, Padova, Il Poligrafo, [2003].

 
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