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Archivi degli Architetti

 
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Le biografie si articolano in due pagine. Nella prima è presente il profilo biografico dell'architetto e una bibliografia essenziale. Nella seconda pagina compare invece l'elenco dei progetti principali del biografato e, in particolare, sono evidenziati quelli corredati da una scheda con relative immagini, le quali, quindi, possono essere visualizzate. Per reperire le biografie degli architetti associati a studi di architettura, consultare l'elenco alfabetico sotto la lettera S.

 
 
  • DELLA MEA, Giacomo

    DELLA MEA, Giacomo

    Primogenito di Giovanni e Lucia Marcon, Iginio Giacomo Della Mea nacque a Chisaforte, in Val Raccolana, il 4 ottobre 1907. Durante la giovinezza alternò al lavoro diurno l'insegnamento serale presso l'Istituto professionale "Giovanni da Udine" a Udine. Si dedicò inoltre alla sua vera passione, la pittura, riuscendo a riprenderne lo studio e conseguendo la maturità artistica a Venezia nel 1933.La sua arte verrà apprezzata da Arturo Manzano e le sue mostre gratificate sempre da un buon riscontro di critica. Nel 1935 frequentò il corso Allievi ufficiali di complemento e nel 1939 si iscrisse all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV).
  • DE SIMONE, Carlo Enrico

    DE SIMONE, Carlo Enrico

    Carlo Enrico De Simone si laurea in Architettura presso l'Università di Napoli nel 1961e nello stesso anno consegue l'abilitazione all'esercizio della professione. Collabora come assistente volontario con i professori Mario Zocca, R. D'Ambrosio, Roberto Pane ed altri presso la cattedra di Urbanistica della facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Napoli. Durante il periodo degli studi compie numerosi viaggi all'estero, in particolare nel Nord Europa, per approfondire le proprie cognizioni e acquisire esperienza nel campo dell'edilizia sociale.
  • DETTI, Edoardo

    DETTI, Edoardo

    Nasce a Firenze il 16 gennaio 1913. Si laurea nel 1940 presso la facoltà di Architettura di Firenze con Giovanni Michelucci, col quale condivide le sue prime esperienze di insegnamento (da assistente incaricato) e di progettista. Membro del Comitato toscano di liberazione nazionale, partecipa attivamente prima alla guerra di liberazione, dal settembre 1943 al settembre 1944, poi alla ricostruzione di Firenze, prendendo parte a numerose commissioni, quali la Commissione artistica per Firenze distrutta, la Commissione urbanistica del comune di Firenze e la Commissione del provveditorato alle opere pubbliche della Toscana.
  • de VICO, Raffaele

    de VICO, Raffaele

    Raffaele de Vico nasce a Penne il 18 aprile 1881. Compie gli studi superiori a Chieti presso l'Istituto tecnico nella sezione di Agrimensura e consegue il diploma il 25 settembre 1901, l'anno successivo ottiene l'abilitazione all'insegnamento della calligrafia. Fino al 1907 lavora presso lo studio di Lino De Cecco, ingegnere capo del Comune di Castellamare Adriatico (oggi Pescara), che fu il suo primo maestro; qui conosce anche Gabriele D'Annunzio. Nel 1907 si trasferisce a Roma dove completa la sua formazione con il conseguimento del diploma di professore di disegno architettonico presso l'Istituto superiore di belle arti, dove conosce Ettore Ferrari (professore di scultura e presidente dell'Accademia) e vi stringe amicizia. Successivamente viene da questi presentato ad alcuni professionisti, tra quali l'architetto-archeologo Giacomo Boni, dal quale apprese la conoscenza delle piante classiche. Tale conoscenza sarà ampiamente utilizzata nei suoi progetti futuri.
  • DI BARI, Domenico

    DI BARI, Domenico

    Domenico Di Bari si laurea in Architettura nel 1951 presso l'Università degli Studi di Roma, ricopre, nell'ambito accademico, dal 1971 sino al 1997 gli incarichi di libero docente di Tecnica Urbanistica e poi di professore associato di Pianificazione territoriale presso la Facoltà d'Ingegneria dell'Università degli Studi di Bari. Nella sua lunga attività professionale è progettista di edilizia privata, scolastica, sanitaria e industriale ma la sua attenzione si sofferma maggiormente verso la progettazione di luoghi di culto e l'urbanistica. Fra gli anni '50 e '70 del 1900 è, a Bari, l'architetto più richiesto per la progettazione di edifici religiosi Fra le opere più significative troviamo: la chiesa di San Pio X, di Nostra Signora del Santissimo Sacramento, di san Marcello, di san Paolo al quartiere CEP, della Sacra Famiglia al Villaggio del Lavoratore, di san Carlo Borromeo, di san Francesco da Paola, di santa Cecilia e di Maria Santissima Addolorata. Parallelamente l'interesse per il territorio lo porta verso la progettazione urbanistica e la pianificazione territoriale. È chiamato per piani regolatori generali, particolareggiati e piani di lottizzazione nei comuni di Toritto, Pulsano, Ruvo, Grumo, Sava, Mola Santeramo, Canosa, Fasano, San Giovanni Rotondo. Grande conoscitore della storia e delle fonti storiche ricostruisce in un suo saggio l'assetto urbano delle città dell'Ottocento in Puglia e dedica due pubblicazioni alla città di Bari affrontando l'analisi delle vicende urbanistiche del centro antico di Bari e la dissennata ricostruzione del quartiere Murattiano negli anni '60 del XX secolo.
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