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Le biografie si articolano in due pagine. Nella prima è presente il profilo biografico dell'architetto e una bibliografia essenziale. Nella seconda pagina compare invece l'elenco dei progetti principali del biografato e, in particolare, sono evidenziati quelli corredati da una scheda con relative immagini, le quali, quindi, possono essere visualizzate. Per reperire le biografie degli architetti associati a studi di architettura, consultare l'elenco alfabetico sotto la lettera S.

 
 
  • MICHELUCCI, Giovanni

    MICHELUCCI, Giovanni

    Giovanni Michelucci nasce a Pistoia il 2 gennaio 1891 da una famiglia proprietaria di una qualificata officina per la lavorazione artigianale e artistica del ferro, e muore la notte del 31 dicembre del 1990, due giorni prima il compimento del centesimo compleanno, nella casa-studio di Fiesole, sede della Fondazione da lui costituita. Grande protagonista della storia e del dibattito dell'architettura italiana del secolo scorso, ha segnato le prime esperienze del moderno con la stazione Santa Maria Novella di Firenze (1932-1935), passando per il grande momento di ripensamento disciplinare con i progetti per la ricostruzione di Firenze del Secondo dopoguerra, rinnovandosi ancora con il ciclo delle architetture religiose degli anni Sessanta e Settanta culminati con la chiesa dell'Autostrada, sino alla straordinaria vitalità degli ultimi progetti, quali il Giardino degli incontri nel carcere di Sollicciano a Firenze ed il complesso teatrale per la città di Olbia.
  • MINISSI, Franco

    MINISSI, Franco

    Consegue la laurea in Architettura presso l'università degli studi di Roma nel 1941. Durante il governo Parri viene chiamato da Carlo Ludovico Ragghianti a far parte del sottosegretariato alle Belle arti. Nel 1950 inizia la sua attività all'Istituto centrale del restauro e lavora a stretto contatto con Cesare Brandi, che gli affida delicati incarichi, tra i quali quello per la protezione delle Fortificazioni greche a Capo Soprano, e quello per la copertura dei grandi pavimenti musivi della Villa Romana del Casale a Piazza Armerina. Primo intervento innovativo cui ricorrerà molto spesso nella sua attività di sistemazione di parchi archeologici su tutto il territorio nazionale. Successivamente ha lavorato in molti luoghi della Sicilia, chiamato da soprintendenti e direttori di musei.
  • MINNUCCI, Gaetano

    MINNUCCI, Gaetano

    Gaetano Minnucci nasce a Macerata nel 1896. Nel 1920 si laurea alla Regia Scuola di applicazione per gli ingegneri. Con Luigi Piccinato fonda il Gur (Gruppo urbanisti romani), in cui verranno elaborati i Piani regolatori di Padova e Brescia e il Programma urbanistico di Roma. Partecipa alla costituzione del Miar (Movimento italiano architettura razionale) dove con Adalberto Libera organizza la prima Esposizione italiana di architettura razionale. Tra il 1932 e il 1935 è addetto alla direzione dei lavori della città universitaria di Roma come segretario dell'architetto capo Marcello Piacentini, con l'incarico di studiare l'acustica dell'aula magna e di ricercare l'applicazione di nuovi materiali da costruzione.
  • MINOLETTI, Giulio

    MINOLETTI, Giulio

    Giulio Minoletti nasce il 19 aprile 1910 a Milano, dove consegue la laurea in Architettura nel 1931. Ancora studente partecipa, con il Progetto di una villa in collina, alla IV Triennale di Monza (1930) e, insieme ad Alberto Cingria, guadagna il primo premio ex aequo con Ferdinando Reggiori al concorso per il Progetto di un giardino pubblico all'italiana (1931). Si avvia alla professione di architetto, designer e urbanista prendendo parte alle principali vicende del razionalismo italiano: il Concorso per la stazione di Firenze e, con Filippo Beltrami, quello per il Palazzo delle Poste di viale Mazzini a Roma, entrambi del 1933; le Triennali del 1933 e del 1936 dedicate all'abitazione moderna; il Progetto "Milano verde" del 1938 (con Franco Albini, Ignazio Gardella, Giancarlo Palanti, Giuseppe Pagano, Giangiacomo Predaval, Giovanni Romano); il Concorso per il Palazzo dell'acqua e della luce all'E42 di Roma (1939, con Franco Albini, Ignazio Gardella, Giancarlo Palanti, Giovanni Romano, Lucio Fontana).
  • MIOZZI, Eugenio

    MIOZZI, Eugenio

    Laureato in Ingegneria all'università di Bologna nel 1912, lavora in Libia come funzionario del Genio Civile alla realizzazione di strade coloniali, al piano regolatore e a numerosi progetti per Tripoli. Dal 1919 presta servizio a Udine e poi a Belluno, dove riceve l'incarico di ricostruire i ponti della provincia distrutti dalla guerra. Nel 1926 dirige l'ufficio della neocostituita Provincia di Bolzano e di qui si trasferisce, nel 1928, alla direzione del Compartimento delle strade statali delle province di Belluno, Bolzano e Trento. Si concentra soprattutto sull'ingegneria stradale e la progettazione di ponti in cemento armato e svolge attività di studio e ricerca su metodi di calcolo e tecniche costruttive, che applica in realizzazioni quali il ponte di Grigno in Valsugana e il ponte Druso a Bolzano.
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