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Questa sezione mette in evidenza il ruolo centrale che riveste la documentazione progettuale, costituita da disegni, foto, plastici, documenti (relazioni, corrispondenza con i committenti, ecc.) per la ricostruzione dell'attività dei progettisti. Tale sezione è correlata alla sezione protagonisti - all'interno della quale ogni scheda biografica è corredata dell'elenco cronologico dei principali progetti - e alla galleria multimediale, che raccoglie le immagini presenti in tutto il portale. continua

 

Edifici per il culto (31 progetti)

  • Lido di Venezia, Tempio votivo, Giuseppe Torres, 1918-1937

    Lido di Venezia, Tempio votivo, Giuseppe Torres, 1918-1937

    Autore: Giuseppe Torres. Il proposito di costruire una chiesa votiva per propiziare le sorti dell'Italia in guerra viene formulato dal patriarca Pietro La Fontaine il 6 gennaio 1917. Un concorso bandito fra i progettisti veneziani non sortisce esito, mentre riceve favorevole accoglienza la proposta presentata successivamente da Giuseppe Torres per un edificio a pianta circolare a capienza variabile.
  • Recoaro Terme (VI), Chiesa parrocchiale di S. Antonio Abate, Ferdinando Poggi, 1949

    Recoaro Terme (VI), Chiesa parrocchiale di S. Antonio Abate, Ferdinando Poggi, 1949

    Autore: Ferdinando Poggi. Ferdinando Poggi partecipa, senza successo, al concorso per l'edificazione della chiesa parrocchiale di S. Antonio Abate in Recoaro Terme, inviando, nel maggio 1949, all'arcivescovo Giovanni Costantini, presidente della Pontificia commissione centrale d'arte sacra di Roma, una cartella contenente una relazione e sette disegni relativi al progetto di massima, come richiesto al bando di concorso.
  • Corte di Cadore (BL), Villaggio turistico Eni, Edoardo Gellner e Carlo Scarpa, 1954-1963

    Corte di Cadore (BL), Villaggio turistico Eni, Edoardo Gellner e Carlo Scarpa, 1954-1963

    Autori: Edoardo Gellner e Carlo Scarpa (per la chiesa). Il complesso edilizio sorge su una vasta area ai piedi del monte Antelao, nelle vicinanze del centro di Borca di Cadore e comprende oltre 270 abitazioni, una chiesa, una colonia, due alberghi e un campeggio. Realizzato grazie all'impulso di Enrico Mattei, il villaggio nasce come centro per le vacanze dei dipendenti Eni e costituisce per Gellner, che ha un ruolo fondamentale anche nella scelta dell'area, un formidabile laboratorio progettuale e tecnologico e una irripetibile occasione di confronto e integrazione con il paesaggio.
  • San Vito d'Altivole (TV), Tomba monumentale Brion, Carlo Scarpa, 1968-[1978]

    San Vito d'Altivole (TV), Tomba monumentale Brion, Carlo Scarpa, 1968-[1978]

    Autore: Carlo Scarpa Collaboratori: Guido Pietropoli, Carlo Maschietto e Studio Porcinai La Tomba Brion nel cimitero di San Vito d'Altivole è stata progettata da Carlo Scarpa in collaborazione con Guido Pietropoli, Carlo Maschietto e lo Studio Porcinai di Firenze (progetto del verde). Il progetto è documentato dal 1969 alla fase di realizzazione che, iniziata nel 1970, si protrasse fino al 1978, anno della morte dell'autore. Il progetto fu commissionato da Onorina Brion per dare sepoltura al marito nel paese d'origine. Inizialmente l'intervento scarpiano doveva estendersi su un'area di 68 metri quadri, ma successivamente viene ampliato fino ad occupare un'area di oltre 2.000 metri quadri adiacente al vecchio cimitero, cambiando radicalmente la scala del progetto.