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Questa sezione mette in evidenza il ruolo centrale che riveste la documentazione progettuale, costituita da disegni, foto, plastici, documenti (relazioni, corrispondenza con i committenti, ecc.) per la ricostruzione dell'attività dei progettisti. Tale sezione è correlata alla sezione protagonisti - all'interno della quale ogni scheda biografica è corredata dell'elenco cronologico dei principali progetti - e alla galleria multimediale, che raccoglie le immagini presenti in tutto il portale. continua

 

Abitazioni (50 progetti)

  • Milano, Casa Borgognoni, via Marcora 11, Gabriele Mucchi, 1934-1935

    Milano, Casa Borgognoni, via Marcora 11, Gabriele Mucchi, 1934-1935

    Autore: Gabriele Mucchi. Progettata da Mucchi tra il 1934 ed il 1935, la casa di via Marcora è un condominio d'appartamenti ad uso abitativo, commissionato al giovane ingegnere Giacomo Prearo da Carlo Borgognoni a fini speculativi, in una zona allora in piena espansione edilizia, tra piazza Fiume (oggi piazza della Repubblica) e la appena nata Stazione centrale. A progetto già avanzato, Prearo si rivolse a Mucchi che stravolse totalmente il progetto originario, di tradizione novecentesca, concependo un blocco stereometrico di sette piani, poggiato su un basamento rientrante adibito a portineria e uffici, caratterizzato da facciate scavate per ciascun piano a formare un loggiato.
  • Milano, Casa di abitazione prefabbricata al Qt8, Gabriele Mucchi, 1947

    Milano, Casa di abitazione prefabbricata al Qt8, Gabriele Mucchi, 1947

    Autore: Gabriele Mucchi. Il progetto di Mucchi, realizzato tra il 1947 e il 1948, si inserisce in una iniziativa sperimentale promossa dalla VIII Triennale di Milano che si ripromette di rappresentare una «mostra permanente, sperimentale, vivente, dell'architettura moderna» (P. Bottoni, Il nuovo programma della Triennale di Milano, in «Metron», 1945, 8-10). In particolare l'edificio progettato da Mucchi è una costruzione prefabbricata di tre piani con due appartamenti per piano e dotata, al piano terreno, di uno spazio coperto per il gioco dei bambini.
  • Milano, Casa-albergo in via F. Corridoni, Luigi Moretti, 1948-1950

    Milano, Casa-albergo in via F. Corridoni, Luigi Moretti, 1948-1950

    Autore: Luigi Moretti. Il complesso di via Corridoni rappresenta una forte novità nella concezione dell'edilizia residenziale del dopoguerra. È concepito per ospitare 520 piccoli appartamenti, di 20 mq ciascuno, fruibili da una sola persona; le residenze sono affiancate da infrastrutture per servizi comuni: ristorante, sale soggiorno e locali di servizio diversi, completati da corpi di collegamento destinati a negozi e uffici. Caratterizzato dalle grandi fenditure delle testate, coincidenti con i corridoi centrali, l'edificio ha una struttura in cemento armato e un rivestimento esterno in mosaico di vetro bianco, primo esempio di una finitura che Moretti riproporrà in opere contemporanee.
  • Milano, Edifici residenziali di via Gavirate, Bruno Morassutti, 1959-1962

    Milano, Edifici residenziali di via Gavirate, Bruno Morassutti, 1959-1962

    Autori: Bruno Morassutti. Collaboratori: Angelo Mangiarotti, Aldo Favini (calcolo delle strutture). L'originale costruzione nasce da richieste specifiche della committenza, la Cooperativa di funzionari statali: realizzare nove appartamenti di 110 metri quadrati, uguali e con un'esposizione solare a 360° su un lotto esiguo dalla forma irregolare nella zona di San Siro. L'edificio è costituito da tre cilindri di circa 13 metri di diametro, ognuno dei quali poggia su un unico pilastro centrale in cemento armato cavo all'interno e coronato da un capitello a fungo, chiaro riferimento all'architettura del Johnson Wax Building a Racine (Winsconsin) di F. L. Wright.