Azienda territoriale per l'edilizia residenziale - ATER del Comune di Roma
Negli
anni 2007-2009 la Soprintendenza
archivistica del Lazio con i
finanziamenti della Direzione
generale per gli Archivi ha promosso
il progetto di censimento
degli archivi dell'ex IACP di
Roma al fine di conservare e
valorizzare il ricco patrimonio
documentario, iconografico e
fotografico.
Grazie alla collaborazione tra i due
istituti, è possibile ricostruire
attraverso una selezione di oltre 140
disegni digitalizzati dei primi '50
anni di vita dello IACP, che
rappresentano uno spaccato di estrema
rilevanza per la storia dell'edilizia
popolare a Roma.
Il percorso si articola in tre
partizioni:
1. cenni
storici, dove si ripercorre la storia
dell'ICP, poi IACP e infine
ATER;
2. alcuni
protagonisti, testimonianza degli
architetti;
3. i
disegni, la selezione delle immagini
a corredo del percorso.
La rassegna delle immagini di
disegni, metadatate e visibili nella
pagina "Oggetti digitali", riportano
il nome dell'architetto e dei
disegnatori, il progetto di
riferimento e gli estremi
cronologici.
Tra i progettisti troviamo alcuni
dei più noti professionisti, tra cui:
Innocenzo
Costantini,
Luigi De Cosa, Giorgio Guidi,
Alessandro Limongelli, Camillo
Palmerini, Massimo Piacentini, Carlo
Polidori, Innocenzo Sabbatini, Pietro
Sforza e Giorgio
Wittinch.
E' possibile accedere, sempre
attraverso il percorso, alla scheda
descrittiva del complesso
archivistico "ATER del Comune di Roma
ex IACP di Roma" presente nel Sistema
Informativo Unificato per le
Soprintendenze
Archivistiche-SIUSA.
ICP - ISTITUTO CASE
POPOLARI
La nascita: 1903
Gli
Istituti Case Popolari nascono con la
promulgazione della legge n. 251 del
31 maggio 1903, la prima in Italia,
da un'iniziativa dell'economista ed
ex Ministro del
tesoro Luigi
Luzzatti, per facilitare la
costruzione di case economiche e
popolari.
Il provvedimento si inserisce nel
quadro di una politica sociale mirata
a diffondere nuove forme di
interventi pubblici a beneficio dei
ceti popolari, applicando al rapporto
sociale il principio della
solidarietà, informandolo ad esigenze
di una maggiore giustizia
distributiva.
Nelle sedute del Consiglio Comunale
di Roma del 22 maggio (appena qualche
giorno prima dell'emanazione della
legge Luzzatti) e del 12 giugno 1903,
viene stabilita l'istituzione
dell'Istituto per le Case
Popolari di Roma. Il Sindaco
è Prospero Colonna, primo presidente
dell’ICP di Roma sarà lo stesso
Luzzatti.
I primi edifici sorgono già nel
1905-1906
a Flaminio e Trionfale;
nel 1907 inizia la costruzione
di San Saba;
nel 1920 si avvia la costruzione
di Città
Giardino (Monte Sacro)
e Garbatella.
1925-1930
Piazza
d'Armi, Flaminio e Appio sono tre
interventi che, seppur datati nelle
loro origini (1910), diventano esempi
significativi dell'edilizia economica
di quel periodo. Il 10
marzo 1926 vengono
emanati provvedimenti sia per
mobilizzare il risparmio privato sia
per rispondere alla domanda di
alloggi in proprietà, che consentono
a Comuni, Enti ed Istituti per le
Case Popolari di vendere o affittare
con patto di futura vendita gli
alloggi in patrimonio, nonché di
assegnare in proprietà quelli di
nuova costruzione. Della fine degli
anni '20 sono da ricordare la famosa
casa a gradoni a Sant'Ippolito
dell'architetto Sabbatini,
gli insediamenti di Ponte Lungo
di Palmerini,
del Casilino III
di Bruner, De
Renzi e Mosca e,
infine, del Portuense
di Marconi.
1930-1945
L’attività
dell'ICP si dispiega ormai
contemporaneamente allo sviluppo
urbano che Roma sta vivendo e,
quindi, al nuovo Piano regolatore
generale del 1931, agli sventramenti
(1930-1938), al disagio di sfrattati
e baraccati.
Gli
abitanti delle zone sventrate del
centro storico si ritrovano senza un
tetto. Insieme agli abitanti delle
baracche, raggiunte dall'espansione
delle case signorili, vengono
trasferiti in zone periferiche della
città, dove si provvede a costruire
per loro, in tempi rapidissimi,
nuclei abitativi di prima
necessità.
Tra
il 1928 e il 1930 vedono la luce le
prime tre
borgate: Gordiani,
Prenestino e San Basilio. Quelle di
Pietralata e Santa Maria del Soccorso
(già Tiburtino III) sono costruite
tra il 1935 e il 1940. Quarticciolo e
Primavalle nascono intorno agli anni
'40 a ridosso della guerra, così come
il Tufello, e l’adiacente borgata di
Val Melaina.