Archivio del Moderno
Archivio del Moderno
L'Archivio del Moderno, costituito in
fondazione nel 2004, per atto
dell'Università della Svizzera
italiana, è stato creato fin dal 1996
come archivio e istituto di ricerca;
esso pertanto nasce
contemporaneamente all'Accademia di
architettura di Mendrisio e le sue
attività incrementano, in sinergia
con l'Accademia stessa, il contributo
di conoscenze e la valorizzazione del
dibattito storico, moderno e
contemporaneo, attorno alla cultura
architettonica italiana, svizzera e
internazionale, ai suoi scenari di
ieri e di oggi.
L'attività dell'Istituto privilegia
sul fronte storico, da un lato, il
secolo filosofico e la cosiddetta
stagione "neoclassica", e dall'altro
il XX secolo, con particolare
riferimento al secondo dopoguerra,
senza trascurare tuttavia la
complessa realtà contemporanea. Si
svolgono studi attorno al contributo
dei documenti d'archivio alla messa a
fuoco della genesi del progetto, e
approfondimenti rivolti all'evolversi
della professione, all'apporto dato
dalla storia della tecnica, nonché
quanto discende dall'incontro con le
arti o con ambiti disciplinari
particolari come il design, dai
reiterati transfert culturali (per la
stagione neoclassica, l'Antico; per
il XX secolo, l'intertestualità tra
architettura e arte), dai
diversificati legami con i territori
e dal senso di appartenenza che ne
può derivare in relazione all'apporto
degli architetti e delle maestranze
ticinesi alla storia
dell'architettura, dalla mutata
formazione alle sempre nuove
narrazioni di settore, da altre
istanze che vanno costituendo la
piattaforma su cui avviare nuovi
paradigmi di lettura critica
rispondenti al dibattito
contemporaneo.
Nel
2012 l'Archivio del Moderno ha
stipulato una Convenzione di
collaborazione scientifica con il
Ministero per i beni e le attività
culturali dello Stato italiano,
Direzione generale per gli Archivi e
Direzione generale per il paesaggio,
le belle arti, l'architettura e
l'arte contemporanee, rinnovando
un'analoga Convenzione del
2002.
Tra gli obiettivi vi sono:
- la valorizzazione degli archivi
degli architetti del XX e XXI secolo
di cultura italiana, la ricerca
storico-documentaria di settore e la
diffusione di una cultura
archivistica;
- la promozione nel settore
architettonico, urbanistico e
territoriale di progetti di studio,
inventariazione e catalogazione di
fondi archivistici custoditi
dall'Archivio del Moderno, dagli
Uffici periferici del Ministero
italiano, nonché da altri soggetti
pubblici e privati afferenti aree
regionali di interesse comune;
- l'organizzazione di manifestazioni,
convegni, giornate di studio da
svolgersi di comune intesa;
- la promozione di studi, ricerche e
iniziative sulle metodologie e la
prassi di restauro relative alle
tipologie documentarie degli archivi
di architettura.
La Convenzione prevede anche la messa
a disposizione di descrizioni degli
archivi di cultura italiana,
appartenenti all'Archivio del
Moderno, nel Sistema archivistico
nazionale italiano e la
partecipazione dell'Archivio del
Moderno al Portale degli archivi
degli architetti promosso dalla
Direzione generale per gli archivi
del Ministero per i beni e le
attività culturali dello Stato
italiano.
In tale contesto sono state redatte
le schede inserite nel Sistema
informativo unificato delle
soprintendenze archivistiche -
SIUSA.
Sede
Accademia di
architettura
Università della Svizzera
italiana
Via Magazzini Generali, 14
6828 Balerna
Svizzera
Contatti
tel. +4158 666 5000
info archivio.arc@usi.ch