Centro studi degli architetti dell'ordine di Roma - Ce.s.arch.
Centro studi degli architetti dell'ordine di Roma - Ce.s.arch.
Nell'anno 2005 il Ce.s.arch. ha
assunto all'interno della propria
struttura il Centro di documentazione
sulla storia della cultura
architettonica che, fino ad allora,
aveva svolto la sua attività
nell'ambito dell'Inarch.
La ricerca è partita dalla
consapevolezza che l'architettura non
può essere pienamente compresa solo
attraverso un'osservazione statica:
deve necessariamente intervenire una
rappresentazione che possa
"percorrerla" e "narrarla" nel tempo.
In tal senso il mezzo cinematografico
diviene uno straordinario strumento
di lettura delle opere di
architettura troppo spesso
sottovalutato.
Il Centro di documentazione sulla
storia della cultura architettonica è
stato costituito nel 1992 con una
convenzione tra l'Ufficio centrale
per i beni archivistici del Mibac e
I'Istituto nazionale di architettura
IN/Arch per attivare progetti di
collaborazione al fine di prevenire
la dispersione delle fonti
documentarie di architettura e
assicurarne la valorizzazione, la
pubblicizzazione e la
fruibilità.
Il Centro documentazione ha goduto di
contributi per la «costituzione di un
archivio video-cinematografico
dell'architettura nei cinegiornali
italiani dal 1928 al 1979 e nei
documentari dal 1928 al 1997», nonché
per la «costituzione di un archivio
audiovisivo di documentazione della
cultura
architettonica-rappresentazione
dell'architettura».
Con il contributo della
SoPrintendenza archivistica per il
Lazio, il Centro di documentazione ha
eseguito la schedatura, riordinamento
e inventarizzazione degli archivi
dell'architetto Gorio e
dell'architetto Beer, entrambi
dichiarati di notevole interesse
storico e depositati all’epoca presso
la sede dell'Inarch in via
Crescenzio.
Il patrimonio cinematografico e
audiovisivo consiste in circa 500
film e 100 documentari su supporto
VHS e DVD
In seguito il patrimonio archivistico
del Centro di documentazione, che
comprendeva, oltre alla raccolta
cinematografica, gli archivi
Federico Gorio
(2.500 elaborati grafici contenuti in
137 tubi portadisegni, 89 faldoni che
contengono cartelle con documenti e
copie cianografiche dei progetti,
1.093 fotografie, 385 lastre e loro
riproduzioni digitali), e
Bruno Beer (5.081
elaborati grafici relativi a 104
progetti contenuti in un
raccoglitore, 43 tubi portadisegni,
13 cartelle, 68 fascicoli di carteggi
e allegati ai progetti contenuti in
49 faldoni e 129 fotografie), è stato
trasferito ad altri soggetti, in
particolare l'archivio Gorio
all'Accademia nazionale di San Luca e
l’archivio Beer all'Archivio Centrale
dello Stato.
Sede
Piazza Manfredo Fanti, 47
00185 Roma
Contatti
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